CGIL
Confederazione Generale Italiana del Lavoro
XIII Congresso Nazionale
IL NUOVO PROGRAMMA FONDAMENTALE DELLA CGIL
Capitolo X
L'unità sindacale: un obiettivo storico della Cgil e del movimento dei lavoratori
1. Entrare nella fase costituente per la creazione
di un nuovo sindacato unitario dei lavoratori italiani
Per sua stessa natura, il programma della Cgil non rappresenta
una scelta compiuta una volta per tutte, ma presuppone
arricchimenti e verifiche da parte degli organismi decisionali
della Confederazione nel corso del tempo.
Tanto meno vuole esprimere una specie di autosufficienza
culturale, politica, sindacale della Cgil stessa. Anzi: esso deve
poter recepire, attraverso discussioni e decisioni democratiche,
osservazioni critiche e proposte che provengano dal dibattito
interno all'organizzazione ma anche dalle altre organizzazioni
sindacali.
Il programma presuppone un impegno senza riserve della Cgil per
approfondire celermente il confronto con Cisl e Uil al fine di
dar vita insieme a una organizzazione unitaria dei lavoratori
italiani basata su volontarietà, democrazia, autonomia.
Con la proposta di solidarietà tra diversi nella difesa e
promozione dei diritti universali dei lavoratori, il programma
della Cgil vuole anche contribuire a ricomporre divisioni
presenti tra i lavoratori (che hanno radici sociali, culturali
politiche,ecc.), che si esprimono anche in diverse scelte di
affiliazione sindacale, con il rischio permanente di trasformare
il pluralismo, da valore di democrazia e di convivenza unitaria,
in frantumazione di posizioni, linguaggi, culture che non
dialogano tra loro.
L'unità sindacale, alla quale la Cgil vuole contribuire con le
sue proposte, esperienze e la sua condotta leale e trasparente,
presuppone il rispetto e la salvaguardia di un pluralismo in
continua evoluzione, e un dialogo tra diversi quali presidi
dell'autonomia del sindacato.
Esperimenti meramente organizzativi sono esposti inevitabilmente
al rischio di precarietà e di naufragio.
La Cgil intende operare per un'unità sindacale che:
- valorizzi pienamente le esperienze preziose dell'unità d'azione e
rivendicativa;
- consolidi le intese interconfederali che
impediscano conflitti insanabili tra le organizzazioni, fino al
raggiungimento di accordi separati;
- completi rapidamente
l'elezione degli organismi unitari in tutti i luoghi di lavoro.
2. Legittimare la costruzione del nuovo sindacato unitario
con il consenso esplicito dei lavoratori
Un progresso verso un'unità sindacale organica, fondata su
princèpi condivisi di democrazia e autonomia, comporta uno sforzo
concorde inteso a costruire un fondamento culturale comune,
un'unità di ispirazione e di linguaggi che diano supporto e
consistenza alle necessarie intese e mediazioni nella
determinazione di piattaforme e strategie rivendicative unitarie.
La Cgil ribadisce il proprio impegno senza riserve per la
costruzione di un grande sindacato unitario, parte di un sistema
pluralistico e rispettoso delle culture e tradizioni plurali che
si confronteranno democraticamente al suo interno.
La Cgil ritiene che tutti sono chiamati ad esprimere la propria
capacità di proposta, la propria autonomia progettuale e
politica. Grandi responsabilità, su questo terreno, graveranno
sul sindacato, il quale, proprio sviluppando al massimo la
propria capacità progettuale autonoma, dovrà sfuggire due rischi
di regressione della propria autonomia che nel futuro si
accentueranno: da un lato l'arroccamento pregiudiziale in difesa;
dall'altro la ricerca di una legittimazione nelle controparti
istituzionali o padronali.
La Cgil crede che, insieme allo sviluppo di una progettualità
adeguata a un sindacato della solidarietà e dei diritti, la via
maestra per legittimare l'autonomia e la rappresentatività del
sindacato confederale, incontestabile da chiunque, dalle
istituzioni come dal padronato, è, in fondo la via più semplice:
quella del ricorso al voto dei lavoratori che intendiamo
rappresentare.
Le diverse opzioni che ancora esistono tra e nelle grandi
confederazioni sulle modalità con le quali accertare la
rappresentatività del sindacalismo confederale, o il mandato dei
lavoratori interessati a una piattaforma o a un accordo non
devono indebolire l'iniziativa comune per costruire la prima
tappa di un'importante riforma della società civile con una legge
sulla rappresentanza.
Per queste ragioni la Cgil ritiene che è ormai cominciata la fase
costituente di una nuova grande Confederazione unitaria, che
aspiri alla rappresentanza del maggior numero di lavoratrici e
lavoratori italiani, fondata sull'adesione volontaria dei singoli
e sul pluralismo.
I gruppi dirigenti delle tre Confederazioni hanno il diritto-
dovere di avanzare proposte concrete, anche diverse, per
l'avanzamento del processo unitario sulle quali aprire un ampio
dibattito tra iscritti e lavoratori.
La Cgil ritiene che, al tempo stesso, sia necessario chiamare le
strutture di base, a cominciare dalle Rsu, le strutture
territoriali e di categoria alla sperimentazione concreta
dell'unità, perchè tutti concorrano alla ricerca e alla pratica
delle mediazioni trasparenti e necessarie tra opzioni diverse non
ancora compiute.
La Cgil è convinta che, se i protagonisti centrali di questa
sperimentazione unitaria saranno i delegati delle Rsu, i
militanti sindacali, i lavoratori iscritti e non iscritti, allora
con l'unità sindacale avremo solo da perdere i particolarismi di
bandiera, i tabù ideologici, i settarismi di organizzazione.
Questo è, in ogni caso, l'impegno che la Cgil assume proponendo
di dare vita, all'indomani del XIII Congresso a una vera e
propria Assemblea Costituente, con una forte presenza di
lavoratori eletti e delegati delle Rsu, che possa dedicarsi a
definire le regole democratiche di un grande sindacato unitario e
pluralista.
I risultati delle prime elezioni delle Rsu dicono che le tre
Confederazioni hanno riconquistato tra i lavoratori le condizioni
per questo cammino con l'apporto di nuove energie, di nuovi
potenziali gruppi dirigenti.
Per queste ragioni il programma è a disposizione di tutto il
movimento sindacale.
E convinzione della Cgil che la ricerca e la libera discussione
che prendono l'avvio con questo programma, daranno un contributo
decisivo alla realizzazione di un obiettivo storico del movimento
dei lavoratori italiani: l'unificazione di Cgil, Cisl, Uil in un
nuovo, grande sindacato, autonomo e democratico, pluralista e
rappresentativo.
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