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16. LA UIL

1. Le scelte organizzative della UIL, aldilà delle decisioni già assunte dagli organismi, devono saper accelerare il processo di riorganizzazione. Le scelte politiche devono riflettersi in termini di razionalità e funzionalità sull'assetto organizzativo.

2. E' assolutamente necessario il protagonismo delle iscritte e degli iscritti alla UIL nelle diverse categorie e territori. Dobbiamo essere più attivi nelle politiche sociali. Questo renderà la UIL più attrezzata e organizzata anche nella prospettiva dell'unità sindacale.

3. La nostra azione essenziale è naturalmente quella della contrattazione: per il miglioramento delle retribuzioni, delle pensioni, degli orari di lavoro; per la stabilità del sistema pensionistico; per la tutela della salute; per il sostegno dei più deboli, degli emarginati; per la crescita e la difesa del lavoro. Questo è il nostro lavoro fondamentale.

4. Ma non basta. Dobbiamo andare oltre la tutela del reddito, del salario e delle pensioni: dobbiamo puntare più in alto, ed in aggiunta alla fondamentale azione contrattuale dobbiamo svolgere una costante azione sindacale per migliorare i diritti di cittadinanza.
Dobbiamo innanzitutto organizzarci per offrire al mondo del lavoro servizi sindacali capaci di risolvere i problemi della vita quotidiana; e dobbiamo inoltre essere capaci di rispondere a bisogni che riguardano le persone del mondo del lavoro.

5. Dobbiamo cioè offrire valori di riferimento, ed un sistema organizzato nella società di pari forza di quello costruito nei luoghi di lavoro.

6. Oggi emergono chiaramente i problemi della famiglia rispetto ai servizi, alla scuola, alla sanità, e naturalmente rispetto alla tutela del reddito.
Queste realtà e queste funzioni si esprimono attraverso la scelta realizzata della confederalità, che è la condizione imprescindibile per dare attuazione nella teoria e nella pratica al Sindacato dei Cittadini.

7. Il Sindacato rappresenta persone ed interessi morali e materiali, non pensiamo quindi di rappresentare tutti sostituendoci ai partiti ed alle istituzioni.
Ma il mondo che rappresentiamo ha diritti, doveri e interessi legittimi assai estesi nella società: rappresentarli vuol dire trattare e contrattare in molte sedi e su molti argomenti.

8. A maggior ragione ciò è vero per il Sindacato dei Cittadini che parte dai luoghi di lavoro, dai territori, dalle leghe, per estendere questa rappresentanza in tutte le sedi in cui gli interessi del mondo del lavoro debbono essere tutelati attraverso l'azione sindacale.
E non è un eccesso di rappresentanza, perciò, guardare ai giovani, ai loro problemi, ai loro bisogni, alle loro speranze. Non sono ancora lavoratori e non sono iscritti. Ma, ovviamente, al mondo del lavoro guardano e dal mondo del lavoro organizzato si attendono attenzione e risposte.

9. Il sindacato non ha poteri di governo della società, della economia, dello sviluppo: ha però lo spazio del confronto e se necessario dello scontro per orientare scelte economiche e sociali.

10. Il sindacato è fondamentale nella società, e perciò naturalmente destinatario delle riforme, e per questo anche legittimato a contribuire a determinarne l'esito finale.

11. La UIL dalla sua nascita è collocata nella sinistra sociale con un costante rapporto dialettico con le forze riformiste di tradizione laica e socialista.
La nostra collocazione storica nella sinistra sociale rende naturalmente percepibili le affinità politiche e culturali con quanti - nell'ambito del sistema bipolare - esprimono continuità con le tradizioni ed i valori che ci appartengono, che trovano poi riscontro nella cultura e nelle diverse espressioni della sinistra politica.
I caratteri politico-culturali di una organizzazione sociale come la UIL - pur in un sistema bipolare come quello che si sta affermando in Italia - non costituiscono una opzione di schieramento simile a quello esercitato dai partiti politici. La identificazione di valori sociali con le formazioni politiche che si collocano nello schieramento di sinistra, non limitano in alcun modo e non pregiudicano la funzione del sindacato che, per essere veramente autonoma, deve potersi confrontare senza alcun rapporto preferenziale e senza pregiudizi con ciascuna forma di governo, di amministrazione, di ente e di impresa

12. Questa libera collocazione è accompagnata da due corollari irrinunciabili: 1) non dipendiamo e non rispondiamo a nessun partito ed a nessuna coalizione di governo; 2) gli iscritti alla UIL hanno la più ampia libertà nelle loro scelte politiche e nel loro voto.

13. I doveri della UIL verso i propri iscritti, ed i diritti degli iscritti nel decidere le politiche ed i gruppi dirigenti dell'organizzazione, sono identici per tutte le persone donne o uomini, attivi o pensionati, che scelgono di stare nella UIL e con la UIL.
Ciascuna persona - quale che sia la sua responsabilità nella UIL - deve essere certa della sua assoluta libertà di scegliere con chi stare e per chi votare senza ingerenze o pressioni rispetto al libero esercizio delle loro convinzioni.

14. La UIL è stata e resta un'organizzazione di persone libere che possono avere opzioni politiche diverse: persone che si ritrovano insieme ed unitariamente decidono nel rispetto rigoroso del mandato fiduciario conferito dalle iscritte e dagli iscritti. Iscritte ed iscritti al sindacato confederale portatore di valori diversi e alternativi ai modelli corporativi dei sindacati autonomi.

15. Questa tradizione, questa cultura, questi valori assegnano alla UIL un ruolo particolare all'interno del sindacalismo italiano: particolare per l'indipendenza nei progetti e nelle azioni; assolutamente autonoma nei giudizi e nei comportamenti; completamente libera da condizionamenti politici, governativi e imprenditoriali.
Un sindacato quindi grande soggetto politico, indipendente verso l'esterno, perché forte della sua cultura, della sua storia, dei suoi progetti sociali, dei modelli di società per i quali ci battiamo.

16. Il prossimo congresso è la dodicesima tappa di questo lungo percorso che ha già ottenuto risultati importanti.
Altri risultati li avremo con il programma che presentiamo sotto forma di tesi per argomenti. E' una proposta di contratto con le iscritte e con gli iscritti alla UIL. I congressi lo cambieranno, lo integreranno, lo voteranno.
Al termine della discussione, con una procedura democratica, questo programma impegnerà per i prossimi quattro anni tutti i delegati, i quadri, i dirigenti che saranno votati per rappresentare e dirigere la UIL in tutte le sue strutture.


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